Nuova recensione da I Templari del Gusto

Ecco quanto ha scritto su Osteria Rossini Vincenzo Nisio:

L’occasione è sempre giusta per tornare ad assaggiare una buona cucina. Sono a Pisa, in Toscana, è una bella e calda giornata di sole, ideale per stare all’aperto e senza rumori atipici. In pace, in una bella Osteria. Difficile scegliere fra ristoranti, trattorie, locali tipici ma io non ho dubbi: la mia destinazione è l’Osteria Rossini. Non è la prima volta, ci sono già stato una sera d’estate qualche anno fa ma ero di corsa e non potetti gustare i piatti. L’occasione dunque è perfetta per recuperare. Siamo un gruppo di 10 persone e chiamo per prenotare qualche tavolo all’esterno. Festeggiamo la laurea di Ilaria e pertanto l’aspettativa è alta, spero di non aver sbagliato ma sono sicuro di me. Siamo accolti da Alessia, col sorriso, molto gentile, simpatica. Mi piace, sono contento di respirare un’atmosfera familiare, genera in me onde di serenità. Una sensazione quasi di armistizio.

Sono colpito da questa osteria e prima di ordinare i piatti faccio una visita all’interno del locale, scoprendo delle cose fantastiche. L’ingresso e due salette piccoline e accoglienti, essenziali ma arredate con gusto ed una in particolare che affaccia su Piazza Dante Alighieri con degli affreschi straordinari risalenti credo al XVI secolo, bellissimi. Ne approfitto per fare delle foto e mi risiedo. Chi mi conosce sa che prima di qualsiasi alimento vado alla ricerca dell’olio da olive ed anche in questo caso non ci metto troppo a capire che qui se ne usa di quello buono, le bottiglie si perdono fra i tavoli: assaggio e pur avendo quasi 12 mesi di vita resto sorpreso dalla buona qualità del prodotto.

Bellissimo leggere sul loro sito internet: «Da noi non troverete le zucchine a dicembre o i prosciutti di bassa qualità e nemmeno l’olio di semi; da noi troverete il cavolo nero a dicembre, il prosciutto della Garfagnana (che solo il profumo vi delizierà), da noi troverete una Cuoca che cucina solo ed esclusivamente con Olio extra vergine di Oliva ed il perché è alla base della filosofia di questo locale».

L’olio per Stefano è come il caffè per i napoletani, sacro. Il nonno aveva un frantoio, tra i più conosciuti della zona, ed è orgoglioso di usare extravergine di qualità nel proprio ristorante perché è la sua filosofia, frutto degli insegnamenti e della cultura della propria famiglia. Vi dico subito che ad occupare la cucina è Cristina, mamma di Alessia e Leonardo e moglie di Stefano e chef indiscusso della casa, capace di assorbire tutti gli insegnamenti della mamma e della nonna, artigiane della cucina Toscana semplice e genuina. So per certo che Cristina fa la spesa al mercato di Piazza delle Vettovaglie (anticamente usata come mercato delle granaglie) dove si possono acquistare frutta, verdura e altri generi alimentari. Grande segno d’attenzione alla qualità del cibo, fidatevi.

“Il cambiamento è inevitabile, la crescita personale è una scelta” disse Bob Proctor. Cito questa celebre frase perché in realtà questa osteria nasce come Bar. Nel 1980 infatti, Stefano e Cristina acquistano il Caffè Piccadilly e da allora non si sono più fermati. L’amore per la cucina e la ristorazione cresce e dopo una piccola trasformazione da Bar a piccolo ristoro, durata circa 15 anni, decidono di far nascere l’Osteria Rossini. Si aggiunge così anche la terza sala (quella con gli affreschi, a mio parere quella più bella) che prima era occupata da un fotografo.

Arriva al tavolo la carta dei vini con oltre 100 etichette e un menù senza cose superflue, semplice e diretto, con piatti casarecci e tradizionali. Scegliamo i vini e decidiamo per un Chianti Colli Senesi Docg dell’azienda Castello di Farnetella, da uve 100% Sangiovese, di colore rosso rubino e con note spiccate di liquirizia dolce e piccoli frutti di bosco. Morbido al palato con retrogusto di frutta e vaniglia.
Ma vogliamo assaggiare anche il Rigoleto della Tenuta Castello ColleMassari.
Osteria Rossini. Pisa – Spaghetti con acciughe fresche, briciole di mandorle e basilico
Osteria Rossini. Pisa – Spaghetti con acciughe fresche, briciole di mandorle e basilico
E’ un Montecucco Rosso Doc prodotto con uve in prevalenza Sangiovese, davvero interessante, al naso è chiaro il sentore di ciliegia e meno intenso quello dei frutti di bosco. Al palato è morbido, chiude con un leggero retrogusto di frutta fresca.
Iniziamo con l’antipasto Toscano, particolare e con prodotti di ottima qualità: soppressata agli agrumi, finocchiona, mortadella al tartufo, formaggio stagionato di pecora e altri salumi particolari, tutti scelti senza nessun tipo di additivi, coloranti o conservanti. Passiamo al primo piatto ed io scelgo gli spaghetti con acciughe fresche, briciole di mandorle e basilico, fatti con pasta fresca artigianale, di ottima preparazione, buonissimi, un piatto molto molto interessante.

Arriva l’olio da olive, in bottiglia con tappo antirabbocco, un extravergine prodotto da olive autoctone a Casciana Terme (PI) dalla Fattoria di Fichino. Fruttato di oliva medio di colore verde con riflessi giallo-oro, con sentori di mandorla e carciofo al naso e al gusto dolce e avvolgente con amaro e piccante presenti e ben dosati. Bene: dopo qualche parola scambiata con i titolari, molto affabili, simpatici e aperti passiamo al secondo. Le cose interessanti sono davvero tante ma sono particolarmente attratto dalla tagliata di manzo nostrale con misticanza e pecorino di grotta. Ho fatto un’ottima scelta, una delle tagliate di manzo più buone che abbia mai mangiato, con una gustosa e croccante crosticina e all’interno ancora quasi cruda. Il segreto per una tagliata di manzo perfetta è nella cottura e qui era davvero buona, morbidissima, e proprio mentre godevo il piatto ho avuto l’occasione di conoscere e salutare Cristina, molto solare e gentile, alla quale ho fatto vivi complimenti.

Chiudo, personalmente, con un dolce tipico della Toscana: cantucci e vinsanto, ottimi anche loro. Saldiamo il conto, paghiamo complessivamente 280 euro (poco meno di 30 euro a persona) e prima di andare vado a salutare e ringraziare Stefano, Alessia e Leonardo che sono all’interno. Stefano è colui che, come in una orchestra, dirige. Con il sorriso e con tanto amore mostra un rotolo di nastro adesivo con impresso il nome del frantoio che gestiva il nonno e ci tiene a dirmi che nel suo locale l’olio extravergine è quasi una religione, un culto. Osteria Rossini è stata una gradevole esperienza, qui troverete una buona e sana cucina, ambiente e personale assolutamente all’altezza. Da provare.

Osteria Rossini
Piazza Dante Alighieri, n. 4
Pisa
Tel. 333 66 73 338
www.osteriarossini.it